Per ascoltare e trasformare parole in immagini

Le settimane di settembre e ottobre di quest’anno sono state un vortice di attività per il team di Scribing.it. Abbiamo tracciato linee e connesso idee attraverso progetti che ci hanno portato in contesti molteplici e differenti. Il riconoscimento che abbiamo ricevuto per la qualità e l’efficacia del nostro lavoro è stato di grande importanza. Comprendere di essere riusciti a raggiungere gli obiettivi, ricevere feedback positivi da parte di chi ha partecipato o ha richiesto la nostra collaborazione è molto gratificante. Adesso è l’occasione di raccontare un po’ cosa è successo.

Cominciamo a dare i numeri

In 15 giorni, abbiamo incontrato nel corso delle nostre attività oltre 600 persone, attraversando 7 differenti tipologie di circostanze, ciascuna con obiettivi specifici, situazioni molto diverse e soprattutto argomenti molteplici e distanti tra loro:

  1. All Staff Retreat di UNHCR, assemblea biennale che riunisce operatori e professionisti di un’importante organizzazione internazionale.
  2. Coast2Coast, riunione scientifica di aggiornamento sulle terapie oncologiche, con workshop sui casi clinici e comunicazioni di aggiornamento su studi scientifici.
  3. Webinar di Kidney Academy, brevi sessioni di formazione online dedicate alle cure per i tumori del rene per medici oncologi, nefrologi e chirughi.
  4. Congresso Nazionale della Società Italiana di Ematologia, 3 giornate in cui animare e attirare attenzione presso lo stand di un espositore realizzando un pannello informativo su 2 patologie rare: mielofibrosi e mieloma multiplo.
  5. Convegno finale del progetto FLIC – Futuro Lavori in Corso dedicato a un innovativo modello di orientamento precoce, continuativo, integrato ed inclusivo.
  6. Riunione periodica tra esperti per il progetto internazionale CIRAN il cui compito è identificare regole e strumenti decisionali per la gestione delle estrazioni di CRM – Critical Raw Materials in EU.
  7. After Festival Ecosistemi Digitali, 2 giornate al Tecnopolo di Bologna, con oltre 200 partecipanti su invito di Agenda Digitale dell’Emilia Romagna tra workshop e conferenze sui temi di intelligenza collettiva e intelligenza artificiale.
  • blog lineecolori poster
  • blog ciran 001
  • blog ciran 002

La nostra flessibilità: il segreto del cambiamento

Come facciamo a saltare da un argomento all’altro? Come possiamo intuire ciò che è importante se non conosciamo l’argomento? La verità è che la flessibilità è il nostro tratto distintivo. Il linguaggio visuale è fluido, si adatta, si modella intorno alle diverse sfide che ci vengono proposte. Certo, serve allenamento tecnico e concentrazione, ma la nostra pratica costante nell’ascoltare e costruire, replicare, riorganizzare le informazioni in pattern visuali ci permette di riuscire a mantenere un alto livello di accessibilità e comprensione, permette al nostro graphic recording di modellare la forma del discorso, permette di dare senso e creare significato.

Time lapse video del pannello informativo

Gli incontri e meeting a cui abbiamo collaborato hanno esplorato temi complessi e ci hanno portato ad ascoltare riflessioni di relatori e partecipanti su problematiche e sfide molto peculiari:

  • Benessere psicologico e relazionale.
  • Comunicazione interna e criticità nella collaborazione.
  • Incertezza diagnostica e opzioni alternative nelle terapie oncologiche.
  • Algoritmi decisionali per le concessioni minerarie.
  • Impatto dell’AI nei servizi pubblici.
  • Nuovi modelli pedagogici ed educativi.
  • Patologie rare e sintomatologie di dubbia classificazione.
  • Nuovi schemi di orientamento scolastico.

Non importa quale sia l’argomento.

A chi si domanda come faccia il team di Scribing.it a gestire informazioni su tematiche che non conosce, utilizzando il disegno, mi piace rispondere che il graphic recording non è solo questione di saper disegnare, ma soprattutto di saper ascoltare.

Momenti di Graphic Recording dal vivo su pannelli e in digitale in diversi eventi

David Sibbet l’autorevole pioniere della facilitazione grafica, descrive il graphic recording come una pratica che “aiuta a vedere e ascoltare con più profondità”. Sibbet sostiene che l’atto di disegnare non è solo rappresentazione, ma un processo che favorisce l’emergere di nuovi pensieri e idee. La sua visione – e la condividiamo profondamente all’interno del team Scribing.it – supporta l’idea che il graphic recording sia una forma di ascolto visivo che permette di dare forma a concetti complessi e rendere le idee visibili e concrete. Si tratta quindi di un ascolto attivo e profondo, che ci permette di cogliere l’essenza di ciò che viene detto e di tradurlo in immagini significative. È un processo che va oltre la semplice trascrizione visiva: richiede la capacità di percepire le forme delle idee, di trovare connessioni tra i concetti e di rendere visibili i punti chiave in modo immediato e coinvolgente. In pratica, stiamo ‘disegnando l’ascolto’, rendendo le parole visibili e accessibili a tutti, anche quando l’argomento stesso non ci è noto, oppure è complesso o altamente specialistico.

Questa serie di esperienze ci ha permesso di mettere in evidenza le competenze di ascolto del team e l’approccio aperto e flessibile nel trattare temi così diversi. Vogliamo sottolineare come la capacità di ascoltare attentamente e tradurre i contenuti in visualizzazioni significative sia al centro del lavoro di Scribing.it, indipendentemente dalla complessità o dalla specificità degli argomenti trattati.

Vorremo affermare chiaramente l’idea che il graphic recording non è solo una questione di disegno, ma anche di interpretazione e facilitazione dei contenuti, grazie all’ascolto attivo.

La concezione del graphic recording come pratica di ascolto attivo ha diverse implicazioni, sia teoriche che pratiche, che vanno oltre la semplice produzione di immagini.

Dal testo all’immagine: una traduzione attiva

L’ascolto attivo nel graphic recording non si limita a ricevere informazioni, ma implica un processo di traduzione, dove il contenuto verbale o concettuale viene trasformato in elementi visivi. Questo processo non è passivo: richiede la capacità di identificare le idee chiave, i concetti fondamentali e le connessioni nascoste, per poi rappresentarli in una forma comprensibile e significativa. La sfida sta nel riuscire a vedere la struttura e le relazioni tra le idee, traducendole in forme che facilitino la comprensione, il ricordo e l’interazione.

Comunicazione multisensoriale

Integrare il linguaggio visivo con quello verbale crea una comunicazione multisensoriale che rafforza il messaggio. L’ascolto attivo consente di captare non solo il contenuto delle parole, ma anche il tono, le emozioni e i messaggi impliciti, traducendoli in forme, colori e simboli che amplificano la potenza comunicativa. In questo senso, il graphic recording diventa un ponte tra diversi linguaggi, favorendo un accesso più diretto e intuitivo alle informazioni.

Design come processo di co-creazione

In questa concezione, il design non è un risultato statico, ma un processo dinamico e collaborativo. L’ascolto attivo consente al graphic recorder di co-creare con i partecipanti, adattando continuamente il lavoro in base alle interazioni e alle riflessioni emergenti. Le idee non sono solo rappresentate, ma vengono “modellate” visivamente in tempo reale, il che offre ai partecipanti uno strumento per riflettere, correggere, e aggiungere nuove prospettive.

Empatia visiva

L’ascolto attivo porta il graphic recorder a comprendere non solo il significato esplicito dei contenuti, ma anche le emozioni e le preoccupazioni che li sottendono. Cogliendo sfumature nella gestualità, espressività e emotività che anche gli sepaker trasmettono durante il discorso. Questa capacità empatica si riflette nel modo in cui le idee vengono rappresentate graficamente, scegliendo immagini e metafore che risuonino emotivamente con i partecipanti. Questo approccio empatico rafforza la fiducia e il senso di appartenenza, migliorando la qualità della relazione tra facilitatore e pubblico.

  • unhcr 031
  • unhcr 035 1
  • unhcr 003

Facilitazione del dialogo e della collaborazione

Il graphic recording diventa un catalizzatore per la discussione e la riflessione. L’ascolto attivo permette di “catturare” i punti di vista diversi e talvolta contrastanti, visualizzandoli in modo che le persone possano riconoscere le loro idee, trovare punti di contatto e sviluppare un linguaggio comune. Questa capacità di mediazione visiva supporta una collaborazione più inclusiva e partecipativa.

Adattamento e flessibilità

In un contesto di lavoro collaborativo, l’ascolto attivo permette al graphic recorder di adattarsi rapidamente ai cambiamenti di direzione della conversazione. Le forme visive non sono rigide, ma plastiche e capaci di evolversi insieme alla discussione. Ciò rende possibile accogliere contributi e suggerimenti in tempo reale, rispondendo ai bisogni emergenti dei partecipanti e adattando il risultato visivo alle dinamiche del gruppo.

Questa concezione del graphic recording come ascolto attivo trasforma la pratica in un processo di comunicazione partecipativa e multisensoriale.

Dal punto di vista generale e teorico si pone l’accento sulla traduzione delle idee in forme visive che parlino a livello cognitivo ed emotivo.
Dal punto di vista pratico, valorizza l’empatia, l’adattabilità e la capacità di facilitare la collaborazione, rendendo il graphic recording uno strumento potente per creare connessioni e promuovere una comprensione condivisa.

Il kit flessibile per il nostro servizio di graphic recording

Per i progetti condotti in questo ultimo periodo, abbiamo utilizzato un ampio ventaglio di formati del graphic recording utilizzando strumenti che si adattano alle circostanze ed obiettivi specifici:

  • Facilitazione grafica tradizionale che prevede di realizzare il graphic recording dal vivo su grandi pannelli allestiti su cavalletti, utilizzando pennarelli e matite per rendere visibile a tutti l’intero processo di lavoro
  • Sketching rapido su iPad per raccogliere i messaggi chiave di brevi talk in riassunti grafici che possano essere condivisi sui canali digitali e in attività di comunicazione e disseminazione.
  • Scribing digitale con tablet che consente di condividere attraverso proiettore la big picture di una relazione, di una presentazione che il relatore ha appena concluso e che può essere riassunta e riletta con uno sguardo differente e potenziato.
  • Video timelapse che condensano in pochi minuti l’intero processo creativo di ascolto e sintesi grafica per creare un video coinvolgente capace di raccontare con brevità un argomento.

Il risultato di tutte queste modalità alternative? Un mosaico di approcci e soluzioni che ci ha permesso di mettere in atto ogni aspetto della facilitazione grafica, con un impatto profondo sui partecipanti, relatori e organizzatori.

L’ascolto attivo è la competenza più importante che il graphic recorder deve possedere e imparare a sviluppare. Come? Si impara coltivando un atteggiamento aperto, curioso. In sintesi, l’ascolto attivo per il graphic recording è una competenza acquisibile, che si affina con la pratica, la riflessione continua e l’esperienza sul campo. Anche chi non si sente “portato” può diventare molto qualificato con il giusto approccio formativo e una mentalità aperta all’apprendimento.