Sophie Aiello si occupa di apprendimento inclusivo portando avanti il suo metodo formativo: utilizzare disegni e parole per spiegare in modo semplice argomenti complessi

L’umanità comunica attraverso le immagini da millenni, fin dai tempi del Paleolitico con l’arte rupestre. I nostri antenati raffiguravano animali sulle pareti delle caverne con uno scopo ben preciso: comunicare, tramandare conoscenze, o persino propiziare la caccia.
Oggi, il Visual Thinking riprende questo concetto antico, trasformandolo in una metodologia di comunicazione moderna. Significa letteralmente “pensare per immagini” e consiste nell’apprendere e risolvere problemi utilizzando rappresentazioni visuali.
È un metodo che piace al nostro cervello, amante delle forme semplici e immediate. Ma cosa si intende per forme semplici? Scopriamolo.
FORME SEMPLICI
L’alfabeto del pensiero visuale
Proprio come per il linguaggio parlato e scritto partiamo dalle lettere, anche il linguaggio visuale ha un suo alfabeto. Le forme di base – cerchi, quadrati, triangoli, frecce e linee – sono i mattoni fondamentali. Combinandole tra loro possiamo creare vere e proprie parole visuali che, con l’aggiunta di grafici e mappe, diventano strumenti per raccontare storie e comunicare idee.

SIGNIFICATO DELLE FORME
Non è mai un caso
Ogni forma porta con sé un messaggio ben preciso, che va scelto con cura:
- Punto: attenzione, focus.
- Cerchio: unità, perfezione.
- Quadrato/rettangolo: stabilità, solidità, sicurezza.
- Triangolo: dinamismo, cambiamento.
- Freccia: direzione, flusso, processo.
- Linee: relazione; tratteggiate o continue cambiano significato, da stabile a provvisorio.
Nulla è lasciato al caso: ogni elemento serve a semplificare e rendere la comprensione immediata. Il Visual Thinking, infatti, non è solo rappresentare immagini, ma saper cogliere l’essenziale.

VISUAL THINKING Come, dove e perché
Il Visual Thinking trova applicazione in molti ambiti, alcuni più diffusi di altri. Ecco i principali:
- Sketchnoting (Appunti Visivi)
Si tratta di sintetizzare concetti complessi – come una lezione o i capitoli di un libro – usando parole chiave, disegni e mappe. È un modo per trasformare il testo in immagini e rendere l’apprendimento più coinvolgente. - Facilitazione Grafica
In workshop o riunioni, un facilitatore utilizza immagini, post-it e simboli per guidare la discussione e favorire il raggiungimento di un obiettivo comune, il tutto in modo visuale e collaborativo. - Problem-Solving
Attraverso strumenti come canvas o mappe visuali, è possibile affrontare problemi complessi, generare idee innovative e trovare soluzioni. Visualizzare le informazioni aiuta a vedere il quadro completo e ad esplorare nuove prospettive. - Comunicazione
Nel design di presentazioni, infografiche e report, il Visual Thinking è essenziale per comunicare in modo chiaro ed efficace, rendendo anche i concetti più complessi accessibili a tutti.
I Vantaggi del Visual Thinking
Molti credono che il Visual Thinking sia riservato ai creativi o agli artisti, ma non è così. Non serve saper disegnare: basta imparare a interpretare le immagini. Tutti noi siamo già esperti di linguaggio visivo, anche senza saperlo.
Esempi?
- Il semaforo rosso ci fa fermare: i colori comunicano.
- Un cartello triangolare indica pericolo: le forme trasmettono messaggi universali.
Proprio come respirare, elaborare immagini è qualcosa che facciamo naturalmente. Ecco perché utilizzare il pensiero visuale offre numerosi vantaggi:
- Migliora la comprensione e la memoria: il cervello processa le immagini con maggiore facilità rispetto alle parole.
- Aumenta la concentrazione: disegnare aiuta a focalizzare l’attenzione.
- Stimola il pensiero creativo: il linguaggio visivo incoraggia a “pensare fuori dagli schemi”.
- Facilita una comunicazione inclusiva: le immagini sono un linguaggio universale, superano le barriere linguistiche e culturali.
SKETCHNOTING
Il cuore del Visual Thinking
Lo sketchnoting, o appunti visuali, consiste nel prendere appunti usando disegni e parole chiave. È un metodo intuitivo, che molte persone applicano spontaneamente. Io stessa l’ho utilizzato fin dai tempi del liceo, trasformandolo poi in un lavoro: creare sintesi visive per libri, corsi di formazione o contenuti online.
Ma come funziona?
Si parte individuando le parole chiave, organizzandole per importanza e associandole a immagini che ne amplifichino il significato. Questi elementi vengono poi inseriti in una struttura visuale, come una mappa, e collegati con segni grafici.

Il segreto è uno solo: togliere il superfluo. Eliminare dettagli inutili e concentrarsi sull’essenziale per creare immagini chiare e comprensibili.
Non siamo illustratori o artisti: il nostro obiettivo non è stupire, ma rendere semplice il complesso.
Un Mondo di Opportunità
Che si tratti di prendere appunti, sviluppare strategie aziendali, o trovare nuove idee, il Visual Thinking trasforma la mente rendendola più ricettiva, flessibile e innovativa. È un potente strumento per migliorare la nostra capacità di apprendimento, problem-solving e comunicazione, unendo creatività e pragmatismo in un mix irresistibile.